Rosso rubino scuro con leggeri riflessi porpora. Frutti di bosco, mirtillo, ribes, mora selvatica, prugna rossa, note di erbe aromatiche e spezie. Tannino maturo, sapido, persistente.

"Li Sureddi" Romangia Rosso di Antichi Vigneti Manca è un vino che porta con sé la ricca tradizione vitivinicola della Sardegna. Ottenuto da uve del raro e antico clone di Cannonau noto come Retagliadu Nieddu, questo vino è una testimonianza dell'attenzione appassionata che le sorelle Manca dedicano alla preservazione di questo vitigno, riconosciuto e inserito negli schedari ampelografici dei principali vitigni sardi da Cettolini Sante, studioso della vite in Sardegna tra fine '800 e inizio '900. Il nome "Retagliadu Nieddu", che significa "ritagliato nero" in italiano, veniva appunto definito così per i molteplici tagli fatti in vendemmia poichè ha grappoli piccoli ma molto diffusi sulla pianta. Il profilo sensoriale di "Li Sureddi" è una fusione armoniosa di note fruttate ed erbe aromatiche. In bocca, la presenza di tannini ben integrati e una giusta quantità di materia alcolica conferiscono al vino una struttura robusta, mantenendo al contempo un piacevole equilibrio grazie a una sottile speziatura e una piacevole sapidità. Questo vino incarna il connubio perfetto tra finezza ed espressività.

Esplora il gusto autentico della Sardegna con "Li Sureddi" rosso, un raro Cannonau Retagliadu Nieddu. Un vino mediterraneo e identitario con tannini morbidi e sapidità bilanciata.

<label>Suolo:</label>Calcareo
<label>Età media del vigneto:</label>50 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>1 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Alberello e guyot
<label>Densità d'impianto:</label>6000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>22 hl
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione spontanea in vasche aperte di cemento per circa 8 giorni con follature giornaliere. Svinatura in acciaio e affinamento in cemento per 24 mesi. Nessuna filtrazione.
<label>Solforosa totale:</label>54 mg/l

Romangia Rosso Igt

Cannonau

Antichi Vigneti Manca

Vigneto Badde Pira

Romangia

Sennori

Italia

Sardegna

Rosso rubino brillante, agrumi, spezie dolci e mora matura. Intenso ma fragrante, con tannini setosi e finale sapido, si distingue per delicatezza da altre interpretazioni opulente del Cannonau.

Il Ghirada Murruzzone è una straordinaria espressione enologica della Cantina Giuseppe Sedilesu, la cui prima annata risale al 2019. Questo vino è frutto di un'attenta vinificazione delle uve Cannonau, coltivate con cura nel cru che conferisce il nome all'etichetta. Nel dialetto sardo Mamoiadino, il termine 'Ghirada' denota un particolare appezzamento di vigna delimitato da capezzagna, un terreno di eccezionale pregio che porta con sé una ricca storia. Il nome 'Murruzzone' fa riferimento alla vigna da cui provengono le uve, aggiungendo un tocco di autenticità e territorialità al vino. Il concetto grafico dell'etichetta si ispira all'antico utensile chiamato "sa uchèrta" o "la forchetta", utilizzato per impiantare le barbatelle nel terreno. Questo strumento, simbolo di tradizione e passione, occupa il centro dell'attenzione sull'etichetta. L'operazione grafica accuratamente progettata ripete l'immagine della forchetta molteplici volte, formando tre figure concentriche che non solo richiamano l'estetica di gioielli tradizionali della Sardegna, ma rappresentano anche metaforicamente i vigneti circostanti. Il produttore utilizza questi eleganti gioielli come simbolo del suo vero tesoro: i vigneti che donano vita a questo straordinario vino.

Esplora il Ghirada Murruzzone di Giuseppe Sedilesu, un vino Cannonau con radici nel prestigioso CRU. La Cantina Giuseppe Sedilesu celebra la tradizione sarda attraverso un'etichetta ispirata all'antica "uchèrta", come simbolo dei preziosi vigneti.

<label>Suolo:</label>Disgregazione granitica
<label>Età media del vigneto:</label>45 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Alberello
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione spontanea con lieviti indigeni e macerazione sulle buce per 20-25 giorni. Affinamento in botti grandi da 50hl per 30 mesi, poi dai 6 ai 12 mesi in bottiglia.
<label>Solforosa totale:</label>nd

Cannonau di Sardegna Riserva Doc

Giuseppe Sedilesu

Mandrolisai e Barbagia di Nuoro

Mamoiada

Vigneti località Mamoiada

Rosso rubino con venature violacee. Note balsamiche, incenso, legno di sandalo, spezie, note affumicate e confettura  di more. Avvolgente, morbido, fresco, sapido, lievemente tannico.

Il vino Sant'Elena  Schioppettino di Prepotto di Petrussa, trae il suo nome dallo storico vigneto situato ad Albana di Prepotto, accanto alla chiesa di Santa Elena, in prossimità del fiume Judrio. Proveniente da una singola parcella viticola, le sue radici affondano in un suolo di origine alluvionale, caratterizzato da una significativa presenza di sabbie mescolate a marne arenarie, conferendo al vino un carattere distintivo e originale. L'archivio delle annate rivela una profondità aromatica notevole, in cui emergono chiaramente tonalità speziate e balsamiche, che prevalgono sull'aspetto fruttato. Questo timbro unico contraddistingue una specifica porzione del variegato comprensorio viticolo del Comune di Prepotto. Gianni e Paolo, attualmente alla guida della piccola cantina di 25 ettari, rappresentano la terza generazione di viticoltori. Fin dall'infanzia, i due fratelli hanno assorbito i valori della famiglia e della tradizione vitivinicola come spugne, rimanendo fedeli a tali principi ancora oggi. Il loro impegno, laborioso e privo di fini di lucro, è dedicato al vino, alla regione e al Paese. Caratterizzato da un approccio artigianale, il lavoro manuale svolto con passione ed intuizione accompagna le uve dalla primavera all'autunno in cantina. Nessun ricorso a erbicidi o pesticidi, né l'utilizzo di macchinari ingombranti: i due fratelli seguono attentamente ogni fase del processo, conferendo alle loro bottiglie una personalità unica e ricca di anima, quasi come se ognuna portasse con sé i ricordi e l'essenza di chi le ha create.

Scopri il vino Sant'Elena di Prepotto: un'eccellenza artigianale con profonde note speziate e balsamiche. Frutto della passione di Gianni e Paolo, terza generazione di viticoltori.

<label>Suolo:</label>Alluvionale con presenza di sabbie e marne arenarie.
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>Ottobre
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione in acciaio. Affinamento sur lies per 18 mesi in barrique di rovere, poi altri 9 mesi in bottiglia.
<label>Solforosa totale:</label>nd

Schioppettino di Prepotto Colli Orientali del Friuli Doc

Schioppettino

Petrussa

Colli Orientali

Friuli Venezia Giulia

Cialla e Prepotto

Vigneti Petrussa

Rosa cerasuolo acceso. Frutti a bacca rossa, fragole e amarene, note erbacee e erbe aromatiche. Corposo, sapido, persistente.

Il Cerasuolo d'Abruzzo di Emidio Pepe è un rosato che rispecchia perfettamente la tradizione enologica dell'Abruzzo. Questo vino rosé, ottenuto dall'uva Montepulciano vinificata in bianco, si distingue per la sua intensità e ricchezza tipicamente regionali. La sua produzione artigianale segue le antiche tradizioni locali. Al naso, il vino è fruttato e intenso, con chiari sentori di piccoli frutti rossi e qualche nota floreale. La freschezza è notevole al palato, con un piacevole tocco salino, tannini delicati e un retrogusto fruttato che persiste.

"Scopri l'autentico Cerasuolo d'Abruzzo di Emidio Pepe, un rosato artigianale che incarna la tradizione enologica della regione. Intensi aromi fruttati, freschezza inebriante e tannini sottili.

<label>Suolo:</label>Argilloso di medio impasto
<label>Età media del vigneto:</label>10 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>0,7 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Filare e tendone
<label>Densità d'impianto:</label>2000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Pigiatura con i piedi. Breve macerazione sulle bucce e fermentazione spontanea in vasche di cemento vetrificate. Affinamento di almeno 2 mesi in bottiglia. Nessuna filtrazione.
<label>Solforosa totale:</label>45 mg/l

Cerasuolo d'Abruzzo Doc

Montepulciano

Emidio Pepe

Abruzzo

Colline Teramane

Vigneti Emidio Pepe

Nereto

Giallo dorato luminoso, leggermente velato. Fiori bianchi, mandorla, agrumi e note saline. Potente, caldo, tannini finissimi.



Lo Zibibbo Heritage di Gabrio e Giotto Bini, è un vino bianco macerato ottenuto da uve zibibbo provenienti da viti di oltre 120 anni sull'Isola di Pantelleria. Questo Orange Wine ha freschezza, leggero tannino e una marcata sapidità, riflettendo il terroir vulcanico dell'isola. La tradizione vinicola pantesca, iniziata dal padre Gabrio negli anni '90, continua con Giotto, che continua l'approccio naturale della  produzione voluto fin dagli inizi dal padre. In vigna si evita l'uso di zolfo e rame, e due cavalli vengono lasciati liberi di muoversi tra le vigne durante l'inverno, svolgendo il ruolo di concimatori e "potatori" naturali.  Le uve vengono accuratamente selezionate da viti centenarie, cresciute in terrazzamenti vulcanici. In cantina, il mosto macera con lieviti indigeni in anfore di terracotta immerse nel tufo, seguito da un lungo affinamento nei medesimi contenitori e successivamente in bottiglia. Il vino Zibibbo Heritage è caratterizzato da un colore giallo dorato, aromi di fiori bianchi, frutta sciroppata e note salmastre. Il sorso offre una straordinaria nota marina, profondità e un leggero tannino. Da gustare in abbinamento con piatti a base di pesce, risotti e preparazioni a base di carni bianche.

Scopri il Zibibbo Heritage di Gabrio e Giotto Bini, vino bianco macerato con uve centenarie da Pantelleria. Freschezza e leggero tannino riflettono il terroir dell'isola. Tradizione vinicola naturale e sostenibile. Perfetto con pesce, risotti e carni bianche.


<label>Suolo:</label>Vulcanico, sabbioso, povero di sostanza organica ma ben dotato di potassio e microelementi.
<label>Età media del vigneto:</label>120 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>4 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Alberello pantesco
<label>Densità d'impianto:</label>3000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>30 hl
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione spontanea di circa 20 giorni e macerazione sulle bucce in dolie da 220l interrate nel tufo a cielo aperto. Affinamento in anfora per 6 mesi, poi in bottiglia per 3 mesi.
<label>Solforosa totale:</label>7 mg/l

Vino Bianco

Zibibbo

Gabrio e Giotto Bini

Pantelleria

Sicilia - Isole

Vigneti Serragghia

Limarsi

Rosso rubino. Minerale, frutti rossi macerati, fiori secchi, spezie. Corposo, fresco, leggermente tannico, persistente, sapido.

Il nome Schioppettino deriva dalla caratteristica degli acini che tendono a scoppiare in bocca quando vengono mangiati. Vi è anche un'altra ipotesi sull'origine del nome, riferita al fatto che alcune bottiglie esplodevano  a causa di un'inaspettata seconda fermentazione che avveniva al loro interno. Lo Schioppettino è stato descritto per la prima volta alla fine dell'800 e nel 1907 è stato scelto per ripiantare i vigneti devastati dalla filossera. Questo vitigno cresce quasi esclusivamente in Friuli, a Prepotto è molto presente e secondo alcuni documenti, nel 1300 rappresentava più del 75% della viticoltura locale. È caratterizzato da un grosso grappolo con acini tondi dal colore intenso, non è particolarmente resistente ed è sensibile alle piogge e al freddo primaverile e suscettibile alla peronospora.

Il nome Schioppettino deriva dalla caratteristica degli acini che tendono a scoppiare in bocca quando vengono mangiati. Vi è anche un'altra ipotesi sull'origine del nome, riferita al fatto che alcune bottiglie esplodevano  a causa di un'inaspettata seconda fermentazione che avveniva al loro interno. 

<label>Suolo:</label>Marnoso con percentuali variabili di argilla
<label>Età media del vigneto:</label>Tra 12 e 40 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>4000-7000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>Fine settembre
<label>Vinificazione e affinamento:</label> Fermentazione in acciaio a temperatura controllata di 22-24°C, con macerazione di 18 giorni e rimontaggi frequenti nella prima fase, a diminuire anche nell’intensità. Affinamento in barriques per 18 mesi, poi altri 8 mesi in bottiglia.
<label>Solforosa totale:</label>nd

Personalità aromatica e grande eleganza, difficili da descrivere a parole.&#x20;

Il Diavolo Pazzo di Luigi Tecce è un vino esclusivo, prodotto in sole 666 bottiglie in occasione del decennale dello Sponz Festival di Vinicio Capossela. Realizzato con uve Aglianico e Coda di Volpe Nera, varietà quasi dimenticata, provenienti dai vigneti di Paternopoli, questo vino è vinificato in una antica grotta a Calitri e matura in legno per 18 mesi. Con la sua tiratura limitata e l'etichetta numerata, il Diavolo Pazzo diventa un ricordo prezioso dell'evento, da aprire (idealmente) nel 2035. Questo vino esclusivo rappresenta un omaggio alla tradizione vinicola locale e alla maestria di Luigi Tecce.

Scopri il Diavolo Pazzo di Luigi Tecce, vino esclusivo in edizione limitata a soli 666 esemplari. Un connubio unico di uve Aglianico e Coda di Volpe Nera, provenienti dai vigneti di Paternopoli e vinificate con maestria nella suggestiva grotta di Calitri. Un'esperienza sensoriale da conservare come ricordo del decennale dello Sponz Festival.

<label>Suolo:</label>Sabbioso argillloso di natura calcarea
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>nd
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Affinamento per 18 mesi in botte.
<label>Solforosa totale:</label>nd

Vino Rosso

Aglianico

Coda di Volpe Nera

Luigi Tecce

Paternopoli

Irpinia

Vigneti Località Paternopoli

Campania

Rosso rubino intenso con riflessi granato. Frutta rossa matura, spezie, grafite. Pieno, dinamico, caldo, tannini delicati, longevo, equilibrato.

Il Cannonau Riserva "Carnevale" di Giuseppe Sedilesu è un'autentica espressione della passione e dell'arte vinicola, proveniente dal cuore della Barbagia, dove la tradizione si fonde con l'innovazione e questo vino incarna una rivisitazione moderna del celebre vitigno Cannonau. La maestria della produzione si manifesta nel "Carnevale", un Cannonau Riserva originario di Mamoiada, una delle zone più prestigiose per la coltivazione di questo nobile vitigno. Le vigne, situate tra i 600 e gli 800 metri sopra il livello del mare, godono di un clima fresco e di considerevoli escursioni termiche, regalando al vino una complessità unica. I suoli, derivati dalla disgregazione di antiche rocce granitiche, sono ricchi di minerali, contribuendo a conferire al vino un equilibrio perfetto tra freschezza e una componente alcolica ben pronunciata, caratteristica tipica dei vini prodotti con il vitigno Grenache, noto in Sardegna come Cannonau. L'attenta cura delle viti, coltivate a alberello con basse rese, inferiori ai 40 quintali per ettaro, e la fermentazione spontanea con lieviti indigeni durante una macerazione sulle bucce di 20-25 giorni, contribuiscono a creare un vino straordinario. Dopo questa fase cruciale, il vino riposa per 14-16 mesi in barrique da 225 litri, al termine dei quali viene imbottigliato senza filtrazioni e affinato per almeno 6 mesi in cantina. Il Cannonau "Carnevale" si presenta nel calice con un intenso colore rosso rubino, sottolineato da riflessi granato. Il bouquet si apre con fragranze di erbe aromatiche della macchia mediterranea, spezie morbide, sottili sentori di grafite, e note di frutta rossa e confettura. Il sorso è avvolgente, caldo e ricco, i tannini, delicati ed eleganti, si fondono perfettamente con un finale armonioso, bilanciato da una piacevole freschezza.

Esplora il fascino della tradizione vinicola sarda con il Cannonau Riserva "Carnevale" di Giuseppe Sedilesu. Un vino moderno con radici antiche, che cattura l'essenza della Barbagia, con note di erbe aromatiche, spezie e frutta rossa.

<label>Suolo:</label>Disfacimento granitico ricco di mineral
<label>Età media del vigneto:</label>75 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Alberello
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>50 q
<label>Epoca della vendemmia:</label>Ottobre
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione spontanea con lieviti indigeni e macerazione sulle buce per 20-25 giorni. Affinamento in barrique per circa 15 mesi, poi 6 mesi in bottiglia. Nessuna filtrazione.
<label>Solforosa totale:</label>40 mg/l

Rosso rubino con riflessi porpora. Frutti di bosco, peperone, sottobosco, humus, frutti a bacca rossi, note di caffè in polvere. Succoso, tannico, fresco, sapido, amaricante.

Il Camalaione è un vino rosso intenso prodotto dall'azienda vitivinicola chiantigiana "Le Cinciole". Questo vino nasce da un blend composto principalmente da uve Cabernet Sauvignon (70%), arricchito con Syrah e Merlot in percentuali uguali. Le viti crescono in un vigneto esposto a sud-est, che offre condizioni ideali per la coltivazione di queste varietà. Il terreno calcareo e roccioso del vigneto fornisce nutrimento ottimale alle piante, mentre le pratiche agricole biologiche adottate preservano l'ecosistema. La densità di impianto del vigneto raggiunge i 9000 ceppi per ettaro, favorendo una naturale competizione tra le piante che limita la produzione a non più di 500 grammi di uva per pianta. La fermentazione del Camalaione avviene spontaneamente grazie ai lieviti indigeni, all'interno di fusti di rovere da 500 litri utilizzati come piccoli tini. Durante questo processo, il mosto subisce ripetute follature manuali. Dopo la svinatura, il vino viene trasferito direttamente in barrique, dove avviene la fermentazione malolattica e rimane sulle proprie fecce fini per un lungo periodo, che vengono frequentemente rimesse in sospensione mediante bâtonnage. Il Camalaione matura negli stessi fusti per circa 24 mesi, per poi completare il suo affinamento dapprima in tini di cemento per un anno e successivamente in bottiglia per almeno altri 12 mesi. Il risultato è un vino di grande struttura e complessità, capace di esprimere al meglio il terroir chiantigiano e la filosofia produttiva di Le Cinciole.

Camalaione Toscana di Le Cinciole è un vino rosso intenso, blend di Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot. Coltivato biologicamente in terreni calcarei, matura per 24 mesi in barrique e 12 in bottiglia.

<label>Suolo:</label>galestro composto da scisti argillo-calcaree su roccia madre di pietraforte
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>nd
<label>Densità d'impianto:</label>9000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione spontanea in fusti di rovere da 500 litri con ripetute follature manuali. Svinatura in barrique con svolgimento della fermentazione malolattica a contatto col le fecce fini con frequenti bâtonnage. Affinamneto negli stessi contenitori per circa 24 mesi, poi in cemento per 12 mesi ed infine altri 12 mesi in bottiglia. Nessuna filtrazione.
<label>Solforosa totale:</label>68 mg/l

Toscana Rosso Igt

Syrah

Cabernet Sauvignon

Merlot

Podere Le Cinciole

Vigneti Le Cinciole

Toscana

Greve in Chianti

Chianti

Giallo dorato con sfumature ambrate. Macchia mediterranea, agrumi, ginestra. Strutturato, corposo, sapido.

Vin dei Vecci di Possa è un vino bianco macerato prodotto con passione da Heydi Bonanini, eroico viticoltore delle Cinque Terre della Liguria di Levante. Le sue vigne a picco sul mare a Riomaggiore, si estendono su 3.5 ettari, coltivano uve autoctone in modo sostenibile. Le uve, vendemmiate a mano da vigneti di almeno 50 anni, sono trasportate in cantina tramite monorotaia. La fermentazione avviene spontaneamente in anfore di terracotta con lieviti indigeni e pochi solfiti. Dopo un riposo sulle bucce dello Sciacchetrà, il vino affina in anfora e non subisce chiarifiche né filtrazioni. Il risultato è un vino corposo, morbido, dal profilo aromatico complesso con note di macchia mediterranea, agrumi e ginestra. Al gusto è strutturato, caldo, con sentori sapidi e minerali. Abbinabile a dolci o piatti di pesce, come la Buridda ligure.

Il Vin dei Vecci di Possa è un vino bianco macerato delle Cinque Terre. Coltivazione delle uve fatta in modo sostenibile, fermentazione spontanea in anfore di terracotta. Profilo aromatico complesso con note mediterranee e agrumi. Perfetto con dolci o piatti di pesce."

<label>Suolo:</label>Pietrisco di arenaria
<label>Età media del vigneto:</label>45 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>4 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Pergola bassa e Filare
<label>Densità d'impianto:</label>6.000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>30 hl
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label> Pressatura soffice e fermentazione spontanea in anfore di terracotta. A fine dicembre ripasso sulle bucce dello sciacchetrà per 3 mesi. Svinatura e affinamento negli stessi contenitori. Nessuna filtrazione né chiarifica.
<label>Solforosa totale:</label>31 mg/l

Albarola

Vermentino

Bosco

Possa

Vigneti Possa

Liguria

Cinque Terre

Cinque Terre e Val di Magra

Rosso rubino intenso.  Frutta matura, note saline, erbe aromatiche, fiori rossi. Fresco, asciutto, minerale.

Il vino rosso "U Neigru" della cantina Possa nasce da un blend equilibrato di uve rosse Bonamico e Canaiolo e rappresenta un'autentica espressione della cantina Possa, situata nelle Cinque Terre, una delle aree viticole più impervie e difficili da coltivare. I vigneti eroici, coltivati con passione da Samuele Heydi Bonanini, crescono sulle ripide coste vicine al comune di Riomaggiore, in provincia di La Spezia.  Il vigneto, situato su un terreno scistoso e roccioso con presenza di arenaria, rende la coltivazione estremamente difficile, senza l'ausilio di attrezzi meccanici ma solo con il lavoro manuale. La diversità dell'ecosistema mediterraneo, arricchito da arbusti come lavanda, piante del cappero, erbe aromatiche e alberi da frutto, contribuisce a una ricca biodiversità. Le uve sono raccolte manualmente alla fine di agosto, seguite da una macerazione sulle bucce di quattro giorni. Il mosto fermenta in barrique di rovere e castagno, dove matura sulle fecce fini per nove mesi prima dell'imbottigliamento, conferendo al vino complessità e struttura.

Scopri 'U Neigru' di Cantina Possa, un vino rosso delle Cinque Terre. Profumi unici di frutta matura e sentori vegetali si fondono in un sorso mediterraneo dal fresco tagliente. Coltivato manualmente sulle ripide coste di Riomaggiore, questo blend di Bonamico e Canaiolo riflette l'autenticità del territorio. Un'esperienza unica di vinificazione eroica influenzata dal mare

<label>Suolo:</label>Pietrisco di arenaria
<label>Età media del vigneto:</label>45 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>0,5 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Pergola bassa e filare
<label>Densità d'impianto:</label>8.000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>45 hl
<label>Epoca della vendemmia:</label>Fine Agosto
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Diraspapigiatura, macerazione sulle bucce per 5 giorni e fermentazione spontanea in barrique di rovere e di castagno usate. Affinamento sulle fecce fini negli stessi contenitori per 9 mesi.
<label>Solforosa totale:</label>25 mg/l

Canaiolo Nero

Bonamico

Giallo dorato brillante e luminoso. Frutta, fiori freschi, erbe aromatiche, note iodate e balsamiche. Strutturato, intenso, sapido, fresco.

Il Bianco "Li Sureddi" di Antichi Vigneti Manca è un vino bianco prodotto con uve Vermentino e Girò Bianco, originario della Romangia. Questo progetto, avviato nel 2017 da due sorelle (sureddi in sardo), si propone di rispettare al massimo la vite, il suolo e i suoi cicli naturali, sia in vigna che in cantina. Le vigne sono curate con grande attenzione e la vinificazione è eseguita in modo artigianale, cercando di ridurre al minimo gli interventi per esaltare le note varietali delle uve e le caratteristiche uniche del terroir. Il "Li Sureddi" Bianco nasce nella tenuta di Badde Pira - Sorso (SS), situata nel primo entroterra collinare della Romangia, una pittoresca zona nella parte nord-occidentale della Sardegna. Questa area è nota per il suo clima caldo e sempre ventilato, grazie al Maestrale che soffia con forza da nord-ovest. Le vigne, che hanno tra i 40 e i 50 anni, sono prevalentemente coltivate ad alberello. I terreni sono costituiti da marne bianche ricche di calcare e arenarie, di antica origine marina.

Il Bianco "Li Sureddi" di Antichi Vigneti Manca, prodotto in Romangia da due sorelle dal 2017, è un vino artigianale di Vermentino e Girò Bianco, coltivato rispettando la natura, su terreni calcarei e arenari.

<label>Suolo:</label>Prevalentemente calcareo, ricco di fossili con forte presenza di marne, arenarie e conglomerati del miocene.
<label>Età media del vigneto:</label>50 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>1 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Alberello e guyot
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>45 hl
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione spontanea con lieviti selvaggi presenti naturalmente sulle bucce, in vasche aperte di cemento per circa 48 ore. Svinatura in piccoli serbatoi d’acciaio a temperatura controllata fino al termine della fermentazione che si protrae per circa 20 giorni. Affinamento in cemento per un anno. Imbotigliato dopo vari travasi con l'aggiunta di una piccola quantità di metabisolfito di potassio. Nessuna filtrazione né chiarifica.
<label>Solforosa totale:</label>39 mg/l

Romangia Bianco Igt

Girò Bianco

Giallo ambrato brillante. Miele, frutta secca, albicocca disidratata, castagne e caramello. Ricco, tondo, dolce, fresco, bilanciato, lunga persistenza.

Il Vin Santo di Carmignano di Fattoria di Bacchereto è un vino passito prodotto con uve Trebbiano Toscano e Malvasia del Chianti coltivate in modo biodinamico su un piccolo vigneto di circa un ettaro e mezzo su un terreno argilloso-calcare. Dopo un'appassitura dei grappoli su stuoie di canne in ambienti ben areati per 3/4 mesi, i grappoli vengono leggermente pressati, e il mosto che si ricava fermenta in modo naturale e ripetuto con lieviti indigeni in caratelli di castagno per 4/5 mesi. Negli stessi contenitori avviene l'affinamento che può durare dai 5 ai 10 anni prima dell'imbottigliamento. Dal colore giallo ambrato luminoso, il vino offre un bouquet complesso di miele, caramello, castagne, frutta secca, fichi e albicocche. In bocca, la dolcezza vellutata è bilanciata da un'ottima freschezza. Tradizionalmente abbinato ai Cantucci di Prato, si presta anche a essere gustato da solo come vino da meditazione.

Scopri il Vin Santo di Carmignano di Fattoria di Bacchereto: un vino passito toscano con uve Trebbiano e Malvasia. Dal colore ambrato e un bouquet di miele e frutta secca, è perfetto con Cantucci o per momenti di meditazione. Assapora la tradizione vinicola toscana.

<label>Suolo:</label>Terreni deviati da calcari marnosi di tipo alberese, scisti argillosi e arenarie.
<label>Età media del vigneto:</label>30 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>3 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>10 hl
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Appassimento su stoie in canne in locale areato per 3-4 mesi. Fermentazione spontanea lenta a più riprese in caratelli di castagno usati. Affinamento per almeno 5 anni negli stessi contenitori.
<label>Solforosa totale:</label>70 mg/l

Vin Santo di Carmignano Doc

Trebbiano Toscano

Malvasia Bianca Lunga

Fattoria di Bacchereto - Terre a Mano

Montalbano

Carmignano

Vigneti Fattoria di Bacchereto

Giallo paglierino. Fiori, frutta a polpa bianca. Asciutto, elegante, vellutato.

Il Pinot Bianco Colli Orientali del Friuli di Petrussa è prodotto con sole uve di Pinot Bianco. Questa varietà, assieme ad altre, arriva a metà dell’Ottocento dalla Francia. Deriva geneticamente dal Pinot nero e si è integrata molto bene in alcune zone del Friuli. Si presenta con grappoli piccoli e compatti a forma di pigna: da qui sembra originare il nome di “Pinot”, con acini dal colore giallo dorato a piena maturazione. Questa varietà, se mantenuta in condizione di produrre solo pochi grappoli per pianta, genera un vino elegante e molto profondo. Le sue note aromatiche sono sottili e discrete, ma con grandissimo carattere. Mai sfacciato, è suadente, versatile e di eccezionale abbinabilità. La storia di Petrussa inizia nel primo decennio del '900 in Friuli, focalizzandosi inizialmente sulla produzione e vendita dell'uva. Solo verso la metà degli anni '80 i fratelli contadini Gianni e Paolo iniziano a imbottigliare il loro vino. La cantina si trova a Prepotto, a est della regione Friuli Venezia Giulia, confinante con la Slovenia e il Collio Goriziano. La posizione geografica, a circa 30 km sia dal mare Adriatico che dalle Prealpi Giulie, crea differenze climatiche significative tra i vari vigneti. La cantina Petrussa si distingue per il suo Schioppettino, anche se gestisce un ampio parco vigneti sia rossi che bianchi. Nel caso del Pinot Bianco, proviene dai vigneti Santo Spirito, con piante di 40 anni ed esposizione est-ovest. La posizione favorisce abbondante sole e un vento fresco dai Balcani, consentendo vendemmie tardive e producendo uve bianche ricche e concentrate, ideali per lunghi invecchiamenti.

Esplora il Pinot Bianco Colli Orientali del Friuli di Petrussa: un vino elegante dal cuore del Friuli. Uve di Pinot Bianco, storia centenaria e vigne esposte a est-ovest per un risultato unico.

<label>Suolo:</label>nd
<label>Età media del vigneto:</label>40 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>4000/7000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione in acciaio, circa il 30% delle uve fermenta in barrique. Affinamento in acciaio e barriqus per 8 mesi.
<label>Solforosa totale:</label>nd

Pinot Bianco Colli Orientali del Friuli Doc

Pinot Bianco

Rosso rubino con sfumature granato. Fiori rossi, sottobosco, note ferrose, agrumi, liquirizia, lavanda, menta. Vigoroso, tannico, incisivo, vellutato.

Il Barolo Ravera Bricco Pernice trae il suo nome dal luogo dove le pernici in amore costruiscono il nido. Questo vino è l'ultima creazione della cantina Cogno, frutto di anni di duro lavoro e impegno. Il progetto, nato dal desiderio di Elvio e portato a compimento da suo genero Valter, si fonda su una splendida vigna situata nella zona più storica del cru Ravera, nota per la sua eccezionale vocazione per il Barolo e per il suo microclima unico. Il Barolo Bricco Pernice, che continua la storia di Elvio Cogno iniziata a La Morra, fa parte della "Riserva di Elvio" e rappresenta la massima espressione dei suoi insegnamenti tecnici e stilistici. Questo vino si distingue per la sua avvolgente morbidezza, che racchiude al contempo la dolcezza e la potenza del Bricco Ravera. L'etichetta del Bricco Pernice è un'evoluzione artistica della figlia Elena, che oggi reinterpreta questo vino proprio come fece a tre anni con l'etichetta del Barolo a lei dedicato.

Scopri il Barolo Ravera Bricco Pernice della cantina Cogno, un vino elegante e potente, frutto di anni di dedizione e tradizione. Parte della "Riserva di Elvio", questo Barolo spicca per la sua morbidezza avvolgente e la sua storia unica.

<label>Suolo:</label>Calcareo argilloso, molto compatto, ricco di minerali
<label>Età media del vigneto:</label>50 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>1 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Controspalliera potata a Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>5000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>Ottobre
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione in acciaio con rimontaggio automatico e macerazione post fermentativa a cappello sommerso per 30 giorni. Affinamento per 30 mesi in botte di rovere di Slavonia da 25-30 hl. Poi 18 mesi in bottiglia.
<label>Solforosa totale:</label>nd

Barolo Docg

Nebbiolo

Cogno

Barolo e Dogliani

Piemonte

Langhe e Roero

Vigneto Bricco Pernice

Giallo caramello luminoso. Macchia mediterranea, frutta, agrumi, fiori. Elegante, complesso, pungente, corposo, fresco.

"Verticale" di Caravaglio è un vino bianco prodotto dalle uve di Malvasia coltivate sull'isola vulcanica di Stromboli. Il vino si distingue per il suo colore caramello scuro, luminoso e lucido. Al naso presenta potenti sentori di macchia mediterranea, noce e melassa, mentre al palato è inizialmente scontrosa e pungente, per poi esplodere in note di albicocca secca, uva passa e zenzero candito. La fermentazione e l'invecchiamento avvengono in botti di rovere per circa un anno, conferendo al vino intensi aromi di frutta a nocciolo, agrumi e fiori. "Verticale" è elegante, complesso, corposo e fresco, ideale per accompagnare piatti vegetariani, pesce, molluschi, crostacei e carni bianche.

La viticoltura a Stromboli, un tempo rinomata, ha subito una lunga crisi fino alla recente rinascita grazie agli sforzi di Nino Caravaglio e altri viticoltori. Il loro progetto, Vignedimare, ha portato alla piantumazione di nuovi vigneti nel 2016, e dopo quattro anni di cura e lavoro, hanno raccolto i primi frutti, producendo 300 litri di vino. Questo vino rappresenta non solo la rinascita di un'antica tradizione, ma anche una valorizzazione del terroir unico dell'isola.

"Verticale" di Caravaglio è un vino bianco di Stromboli, dal colore caramello e aromi intensi di macchia mediterranea, albicocca secca e zenzero candito. Perfetto con piatti vegetariani, pesce e carni bianche.

<label>Suolo:</label>Tufi
<label>Età media del vigneto:</label>8 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>0.8 ettari
<label>Tipo d'impianto:</label>nd
<label>Densità d'impianto:</label>3800 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>Fine agosto
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione in legno. Affinamento in botti di rovere per circa 6 mesi.
<label>Solforosa totale:</label>nd

Malvasia Salina Igt

Malvasia di Lipari

Caravaglio

Vigneti di Stromboli

Isole Eolie

Stromboli

Rosso granato intenso. Zenzero, liquirizia, chiodi di garofano, pepe nero, frutti rossi e sottobosco. Morbido, leggermente tannico, fine, strutturato, avvolgente, polposo, persistente.

La Ribalta di Pantaleone rappresenta l'interpretazione del vitigno Grenache da parte di Federica e Nazzareno Pantaloni. Il vitigno Grenache è a bacca rossa e in Italia assume nomenclature diverse a seconda della zona.  Il nome "Ribalta" è ispirato al fossato dove sorge l'azienda,  situata nella valle di Colonnata Alta, a 5 km da Ascoli Piceno. Il terreno franco-argilloso, con zone di argilla pura, favorisce la formazione di sostanze organiche di grande potenziale nutritivo. L'azienda comprende 50 ettari di coltivazioni , di cui 13 dedicati alla viticoltura, sorge a un'altitudine di circa 450 metri. La pratica biologica, adottata fin dall'inizio, mira a preservare l'equilibrio naturale del terreno. La valle, a forma di anfiteatro, sfrutta esposizione, altezza e posizione per un'escursione termica ideale. Il rispetto per la biodiversità è centrale, con i terreni lasciati liberi agli animali selvatici. L'equilibrio, l'ambiente e il territorio sono l'essenza della cantina Pantaleone.

Esplora la Ribalta di Pantaleone, un vino nato da uve Grenache. Coltivato a Colonnata Alta, a 5 km da Ascoli Piceno su terreni franco-argillosi. La pratica biologica e un'escursione termica perfetta contribuiscono a creare un vino autentico e genuino.

<label>Suolo:</label>Argilloso
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>nd
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione spontanea con soli lieviti indigeni in vasche d'acciaio. Affinamento di 2 anni in barrique.
<label>Solforosa totale:</label>nd

Marche Rosso Igt

Granaccia

Pantaleone

Marche

Ascoli Piceno

Vigneti Pantaleone

Terre del Piceno

Rosso granato vivace e brillante. Frutta, amarena matura, frutti di bosco, note speziate e balsamiche. Armonico e elegante, tannini fitti ed equilibrati.

Il vino Mercatale di Ridolfi è una Riserva prodotta esclusivamente nelle annate migliori, utilizzando una selezione accurata delle migliori uve. I vigneti sono coltivati seguendo i principi dell'agricoltura biologica, impiegando tecniche come la confusione sessuale per prevenire la tignoletta, l'uso di humus organico, e le semine e i sovesci per migliorare la struttura del suolo e la componente organica. Situati sul versante nord-orientale della collina di Montalcino, a un'altitudine di 300 metri, i terreni sono di medio impasto, ricchi di argille, fossili marini e, nella parte più alta, alberese. Il progetto enologico Ridolfi, avviato nel 2011 dall'imprenditore veneto Giuseppe Valter Peretti, si distingue per uno stile che combina il classicismo con un approccio moderno. Il vino Mercatale sfrutta appieno le potenzialità dei vigneti dell'area di Mercatali, situati nel quadrante nord-orientale della denominazione di Montalcino, per offrire un prodotto di alta qualità che riflette la ricchezza del terroir locale.



Il vino Mercatale di Ridolfi è una Riserva prodotta nelle migliori annate. Coltivato a Montalcino con tecniche avanzate, combina classicismo e modernità per offrire un prodotto di alta qualità.

<label>Suolo:</label>Medio impasto ricco di argille, fossili marini e alberese
<label>Età media del vigneto:</label>12 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>11 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Cordone speronato e Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>Fine settembre, inizio ottobre
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione e macerazione della durata di 60 giorni a temperatura controllata di 26°C, in vasche di acciaio, con frequenti rimontaggi. Affinamento di 55 mesi in grande botte di rovere di Slavonia da 35 hl, poi in bottiglia per almeno 12 mesi.
<label>Solforosa totale:</label>nd

Brunello di Montalcino Riserva Docg

Sangiovese

Ridolfi

Val d'Orcia

Vigneti Ridolfi

Montalcino

Giallo dorato con riflessi ramati. Albicocca disidratata, nespola, papaia candita, miele, frutta secca, note di zafferano. Sapidità delicata, morbido.

Il Cinque Terre Sciacchetrà di Possa, più che un semplice vino, è un autentico monumento di resistenza contadina che affonda le sue radici nell'ancestrale tradizione. La sua denominazione, attribuita dal pittore macchiaiolo Telemaco Signorini, trova l'etimo in "sciacàa", un termine che evoca il gesto di schiacciare. Questo vino, simbolo di una millenaria eredità, nasce in un angolo di terra sospeso fra il mare e il suolo, con una produzione complessa che lo colloca in una dimensione di grande fascino e esclusività. Il processo di produzione dello Sciacchetrà inizia con la selezione accurata e vendemmia dei migliori grappoli, quelli integri, baciati dal sole e vibranti di colore. Questi vengono essiccati per circa due mesi, perdendo acqua e concentrando sapori e zuccheri. L'uva disidratata viene quindi sgranata a mano, e solo il 20% contribuisce al prodotto finale. Il mosto rimane in contatto con le bucce per 20-40 giorni, subendo una leggera torchiatura prima della fermentazione naturale. Il risultato è uno Sciacchetrà unico, un passito dolce apprezzato da illustri personaggi storici, come Carducci e Pascoli,  D'Annunzio, Plinio, Boccaccio e Petrarca.

Scopri l'unicità dello Sciacchetrà di Possa, un monumento di resistenza contadina millenario. Un vino passito, dolce, prodotto con cura artigianale in un angolo sospeso tra mare e terra. Gusta l'eredità di grandi personaggi storici, da Carducci a D'Annunzio.

<label>Suolo:</label>Pietrisco di arenaria
<label>Età media del vigneto:</label>55 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>3 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Pergola bassa e Filare
<label>Densità d'impianto:</label>6.000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>30 hl
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Appassimento delle uve e sgranatura manuale acino per acino. Pressatura con i piedi, fermentazione spontanea e 28 giorni di macerazione sulle bucce. Affinamento per 1 anno in barrique di pero e ciliegio, asseblaggio e decantazione statica in acciaio.
<label>Solforosa totale:</label>27 mg/l

Cinque Terre Sciacchetrà Doc

Rossese Bianco

Giallo dorato intenso. Miele, macchia mediterranea, note agrumate. Potente, complesso, minerale, equilibrato, avvolgente e profondo.

Il Perda Pintà di Giuseppe Sedilesu è un vino che affonda le sue radici nella tradizione vitivinicola della Barbagia, utilizzando il vitigno autoctono Granazza, una bacca bianca tipica dell'area. La fermentazione e la maturazione avvengono in barrique, conferendo al Perda Pintà profondità e complessità. La mineralità naturale del vino, mai domata, contribuisce a renderlo un compagno ideale per un pasto a base di pesce. Il Perda Pintà non è solo un vino, ma una manifestazione del massimo impegno di Giuseppe Sedilesu nella sua filosofia produttiva, incentrata sul rispetto per la natura. Questa filosofia si riflette nella scelta coraggiosa fatta da Sedilesu negli anni '70, quando lui e sua moglie decisero di tornare alle radici della cultura contadina. Il risultato di questo lungo percorso è un vino che incarna lo stile tradizionale di produzione, con pratiche sostenibili nel vigneto e nelle vinificazioni, come l'uso minimo di solfiti, l'impiego di lieviti autoctoni e fermentazioni spontanee con lunghe macerazioni. I vigneti, situati nel cuore della Barbagia, sono recentemente stati convertiti al biologico, ma l'approccio di Sedilesu è sempre stato caratterizzato dall'intervento minimo dell'uomo. La genealogia delle viti, coltivate con il tradizionale impianto ad alberello, è di grande interesse, con ceppi che superano i cinquanta anni e uno che vanta addirittura un secolo di storia. Il Perda Pintà è il frutto di un meticoloso lavoro di valorizzazione del legame tra uomo e vite. La scelta di vinificare la Granazza da sola, senza mescolarla al Cannonau, dimostra l'intento di creare un vino di straordinaria personalità. La sua intensa concentrazione aromatica e la struttura potente lo rendono adatto ad abbinamenti gastronomici non convenzionali.

Perda Pintà di Giuseppe Sedilesu: un vino bianco arcaico e complesso, frutto del vitigno autoctono Granazza e del calore di Mamoiada. Vinificato con maestria in barrique, esprime la filosofia produttiva di Sedilesu. Oltre cinquant'anni di storia nelle vigne, un'esperienza sensoriale avvolgente, sapida e minerale. Ideale per abbinamenti gastronomici non convenzionali.

<label>Suolo:</label>Disfacimento granitico ricco di potassio
<label>Età media del vigneto:</label>50 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Alberello
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>40 q
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Raccolta manuale, fermentazione spontanea in barrique. Affinamento di 3 mesi in barrique, poi almeno 3 mesi in bottiglia.
<label>Solforosa totale:</label>50 mg/l

Barbagia Bianco Igt

Granazza di Mamoiada

Giallo aranciato luminoso con riflessi ramati. Frutta secca e spezie con sentori di albicocca. Profondo e intenso, complesso, persistente.

Il Ribolla 3781 è un vino orange viene prodotta con uve provenienti da una parcella, denominata 3781, del vigneto di 2,2 ettari di Radikon. Le uve non subiscono trattamenti durante il processo di vinificazione, la fermentazione è spontanea a contatto con le bucce. L'affinamento ha una durata importante, per circa 4 anni il vino matura in botti di rovere a cui seguono 10 anni di maturazione in bottiglia senza essere filtrato e chiarificato.

Il Ribolla 3781 è un vino orange naturale di Radikon, prodotto con uve della parcella 3781. Fermentazione spontanea sulle bucce e affinamento prolungato in botti di rovere per 4 anni, seguito da 10 anni in bottiglia senza filtrazione né chiarificazione, per un'esperienza autentica e complessa.

<label>Suolo:</label>"Ponka" composta da argilla compatta
<label>Età media del vigneto:</label>30 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>2,2 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot e alberello in spalliera
<label>Densità d'impianto:</label>8000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>35 hl
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione spontanea e macerazione per 3/4 mesi in tini troncoconici di rovere con 3/4 follature manuali. Affinamento in botte di rovere dai 25 ai 35 hl per 4 anni, poi in bottiglia per 10 anni. Nessuna filtrazione, chiarifica e aggiunta di solforosa.
<label>Solforosa totale:</label>5 mg/l

Ribolla Gialla Venezia Giulia Igt

Ribolla Gialla

Radikon

Vigneti Radikon

Collio e Carso

Oslavia

Rosso porpora. Note di frutti rossi, fiori, terra e resina. Fresco, vellutato e sapido.

Il vitigno Mayolet veniva menzionato già alla fine del '700 e si pensa che il nome derivi da "mayola", vino giovane.  Nel 1838 la coltivazione del Mayolet occupava circa un centinaio ettari nei comuni di Aymaville, Serre e Saint-Pierre, ora diventati dieci. Le analisi del DNA hanno rilevato che il Mayolet ha una relazione genetica con il Prié ed il Vuillermin. Si tratta di un vitigno difficile da coltivare, a causa del grappolo compatto e della buccia sottile, che lo rendono facilmente attaccabile dalla botrytis.

Il vitigno Mayolet veniva menzionato già alla fine del '700 e si pensa che il nome derivi da "mayola", vino giovane.  Nel 1838 la coltivazione del Mayolet occupava circa un centinaio ettari nei comuni di Aymaville, Serre e Saint-Pierre, ora diventati dieci. Le analisi del DNA hanno rilevato che il Mayolet ha una relazione genetica con il Prié ed il Vuillermin.

<label>Suolo:</label>Gessoso e sabbioso
<label>Età media del vigneto:</label>Tra 3 e 20 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>0,5 ha
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>10000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>Metà settembre
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione in acciaio. Affinamento in acciaio per 6 mesi.
<label>Solforosa totale:</label>80 mg/l

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