Name: 'Terre Alte' Rosazzo Docg
Brand: Livio Felluga
Price: 38.5 EUR
Availability: InStock

Giallo paglierino intenso. Frutta tropicale, erbe mediterranee, fiori, spezie, minerale. Ricco, sapido, ammandorlato.

Il Terre Alte viene prodotto per la prima volta nel 1981 ed è considerato uno dei più prestigiosi vini bianchi italiani, pluripremiato anche in ambito internazionale. Le uve di Friulano, Pinot Bianco e Sauvignon che lo compongono vengono coltivate a Rosazzo negli storici vigneti delle Terre Alte. 

<label>Suolo:</label>Flysch di marne e arenarie di orgine eocenica
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>Fine settembre
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Dopo una breve macerazione, il Pinot Bianco e il Sauvignon fermentano a temperatura controllata in acciaio, dove maturano per circa 10 mesi. Il Friulano invece fermenta e affina in piccole botti di rovere francese. Ulteriore affinamento di 9 mesi in bottiglia dopo l'assemblaggio.
<label>Solforosa totale:</label>nd

Rosazzo Docg

Friulano

Sauvignon Blanc

Pinot Bianco

Vasca d'acciaio

Bottiglia

Livio Felluga

Rosazzo

Friuli Venezia Giulia

Colli Orientali

Vigneto Terre Alte

Italia

Giallo dorato intenso. Agrumi, albicocca, frutta, fiori, note speziate. Dolce, complesso, equilibrato, acido.

Il Picolit è tra i più antichi vitigni autoctoni dell'Italia, documentato per la prima volta nel XII secolo e nel 1682 fu uno dei vini serviti al banchetto del matrimonio del doge di Venezia. Il nome Picolit deriva dai grappoli molto scarni e con pochissimi acini, questa caratteristica è dovuta ad un difetto genetico che porta i fiori a non svilupparsi per via della parziale sterilità del polline maschile, probabilmente dovuta alla domesticazione del vitigno. Secondo un'altra teoria, il nome deriva da "pecol" che significa "cima della collina", dato che il Picolit cresce meglio in aree soleggiate in un microclima leggermente caldo. È caratterizzato da piccoli grappoli conico cilindrici con acini leggermente ovali molto piccoli e dal colore giallo pallido e traslucido. Cresce quasi esclusivamente nei pressi di Udine e di Gorizia, è molto sensibile alla peronospora e al oidio, ha un grande vigore ma sviluppa soprattutto le gemme piuttosto che i grappoli. Fu alla fine del XVII secolo che il Picolit venne conosciuto in tutta europa, grazie ad un produttore che cominciò a venderlo in bottiglie di vetro di Murano fatte a mano. 

Il Picolit è tra i più antichi vitigni autoctoni dell'Italia, documentato per la prima volta nel XII secolo e nel 1682 fu uno dei vini serviti al banchetto del matrimonio del doge di Venezia. Il nome Picolit deriva dai grappoli molto scarni e con pochissimi acini, questa caratteristica è dovuta ad un difetto genetico che porta i fiori a non svilupparsi per via della parziale sterilità del polline maschile, probabilmente dovuta alla domesticazione del vitigno.

<label>Suolo:</label>Flysch di marne e arenarie di origine eocenica
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>Vendemmia scalare a partire da fine ottobre
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Appassimento delle uve sulla pianta. Fermentazione a temperatura controllata in piccole botti di rovere francese. Affinamento nelle stesse botti, sulle fecce fini, per 18 mesi, poi altri 18 mesi in bottiglia.
<label>Solforosa totale:</label>nd

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