Name: 'Le Grive' Monferrato Rosso Doc
Brand: Forteto della Luja
Price: 19.5 EUR
Availability: InStock

Rosso intenso. Spezie, note balsamiche, confettura di frutti rossi, liquirizia, bacche. Tannico, deciso, strutturato.

Le Grive è prodotto con l'unione di uve Barbera con uve Pinot Nero coltivate in modo tradizionale. Il nome del vino in dialetto piemontese fa riferimento al tordo, molto ghiotto delle bacche di ginepro che si trovano nei pressi del vigneto. Le vigne si trovano a 400 metri di altitudine su terreni calcarei marnosi che formano i dossi collinari molto soleggiati.

<label>Suolo:</label>Calcareo-marnoso con presenza di argilla, arenaria e sabbie
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>7000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>Raccolta tardiva
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione in piccole vasche d'acciaio a temperatura controllata. Dopo svinatura viene favorita la fermentazione malolattica. Affinamento in botti di rovere per 10 mesi, poi in bottiglia per 3 mesi. 
<label>Solforosa totale:</label>nd

Monferrato Rosso Doc

Barbera

Pinot Nero

Bottiglia

Barrique

Forteto della Luja

Monferrato Astigiano

Italia

Canelli

Vigneti località Loazzolo

Piemonte

Giallo dorato brillante. Albicocca disidratata, erbe, miele, frutta a guscio tostata, spezie, caramello, cioccolato bianco, note di torrefazione. Caldo, avvolgente, fresco, sapido.

La denominazione Loazzolo è composta dal territorio dell'omonimo paese. È probabilmente la Doc più piccola d'Italia e sorge sulla dorsale collinare tra la valle del fiume Bormida e la valle del Belbo, su terreni ricchi di boschi con un clima asciutto e ventilato. In questa piccola area si coltiva quasi esclusivamente Moscato Bianco, le cui uve vengono lasciate surmaturare in pianta o fatte appassire in fruttaio, e alcune volte entrambe le cose. I vini passiti sono tradizionali della Valle Bormida, in passato destinati al consumo familiare e nei comuni di Loazzolo e Strevi veniva anche venduto e utilizzato per le funzioni religiose.

La denominazione Loazzolo è composta dal territorio dell'omonimo paese. È probabilmente la Doc più piccola d'Italia e sorge sulla dorsale collinare tra la valle del fiume Bormida e la valle del Belbo, su terreni ricchi di boschi con un clima asciutto e ventilato. 

<label>Suolo:</label>Calcareo-marnoso tenden­zialmente sciolto
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot basso
<label>Densità d'impianto:</label>8000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>18 hl
<label>Epoca della vendemmia:</label>Da fine settembre e si protrae fino a novembre inoltrato
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Parte dell'uva viene fatta appassire direttamente in pianta dove viene infavata dalle muffe nobili. L'altra parte dell'uva è naturalmente appassita su stuoie in fruttaio. La fermentazione è attivata dal lievito madre dell'anno precedente e prosegue per 24 mesi in piccole botti di rovere. Affinamento in bottiglia per 18 mesi.
<label>Solforosa totale:</label>12 mg/l

Loazzolo Doc

Moscato Bianco

Giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Frutti (pesca), fiori, miele, erbe aromatiche. Sapido, dolce, fresco, leggermente acido.

Il Moscato Bianco è il più comune della famiglia dei "Moscato", presente in tutta Italia e in diversi stati del mondo, ed è il progenitore di tutti gli altri Moscato. L'origine di questo vitigno non è chiara, ma secondo alcuni esperti proviene dalla Grecia. In Piemonte cresce fin dal 1300 ma le sue coltivazioni sono diventate importanti nel 1500, quando il duca Emanuele Filiberto di Savoia  emise una legislazione sulla limitazione delle importazioni a favore della produzione locale di vino. Nel XVII secolo il Moscato Bianco divenne molto popolare nelle provincie di Asti, Alessandria e di Cuneo e le principali zone di produzione erano Canelli e Santo Stefano Belbo. Il Moscato Bianco divenne così importante per l'economia piemontese che nel 1932 venne formato il Consorzio del Moscato d'Asti. È un vitigno che cresce bene su suoli manosi e argillosi in aree soleggiate e ben esposte, preferisce temperature fresche ma si adatta molto bene anche a aree più calde.

Il Moscato Bianco è il più comune della famiglia dei "Moscato", presente in tutta Italia e in diversi stati del mondo, ed è il progenitore di tutti gli altri Moscato. L'origine di questo vitigno non è chiara, ma secondo alcuni esperti proviene dalla Grecia. In Piemonte cresce fin dal 1300 ma le sue coltivazioni sono diventate importanti nel 1500, quando il duca Emanuele Filiberto di Savoia  emise una legislazione sulla limitazione delle importazioni a favore della produzione locale di vino. 

<label>Suolo:</label>Calcareo-marnoso
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot corto
<label>Densità d'impianto:</label>7000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Accurata selezione dei grappoli e fermentazione in acciaio. Presa di spuma in autoclave.
<label>Solforosa totale:</label>9 mg/l

Moscato d'Asti Docg

Rosso porpora. Fiori, frutti rossi, note di spezie. Intenso, fresco.

Il Mon Ross viene prodotto con uva Barbera da vigneti coltivati a Loazzolo. I terreni sono principalmente argillosi con una forte pendenza e sorgono a circa 300 metri di altitudine. È una zona ben soleggiata con un'ottimo clima per la crescita dei vigneti che sorgono nelle vicinanze di aree boschive.

<label>Suolo:</label>Argilloso franco limoso o franco sabbioso, di colore giallo o rossastro
<label>Età media del vigneto:</label>30 anni
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>nd
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Fermentazione in acciaio. Affinamento in piccole botti di rovere esauste per 4 mesi.
<label>Solforosa totale:</label>9 mg/l

Barbera d'Asti Docg

Rosa cerasuolo con riflessi rubino. Frutti rossi in confettura e sotto spirito, liquirizia, spezie. Equilibrato, dolce, acido. 

Il Brachetto è un antico vitigno che cresce soprattutto nei vigneti attorno ad Asti, Alessandria e ad Aqui Terme  dove viene riconosciuto come gran cru. Durante il XIX secolo il Brachetto divenne molto popolare grazie alla creazione di una versione frizzante con l'utilizzo del metodo Charmant. A causa della filossera il Brachetto quasi scomparì fino a quando negli anni '80 venne ripresa la coltivazione. Il Brachetto è caratterizzato da un grappolo molto grande e allungato dalla forma conica e cresce al meglio su suoli marnoso calcarei ricchi di argilla.

Il Brachetto è un antico vitigno che cresce soprattutto nei vigneti attorno ad Asti, Alessandria e ad Aqui Terme  dove viene riconosciuto come gran cru. Durante il XIX secolo il Brachetto divenne molto popolare grazie alla creazione di una versione frizzante con l'utilizzo del metodo Charmant. 

<label>Suolo:</label>Calcareo-marnoso tenden­zialmente sciolto 
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot
<label>Densità d'impianto:</label>7000 ceppi per ettaro
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>Raccolta tardiva
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Leggero appassimento con successiva fermentazione in piccole botti di rovere. Affinamento negli stessi contenitori per 12 mesi. 
<label>Solforosa totale:</label>12 mg/l

Brachetto Passito Piemonte Doc

Brachetto

Giallo dorato. Minerali, agrumi, idrocarburi. Fresco, sapido, persistente, note marine.

Pasucrà in dialetto piemontese significa "non dolce", nome fa riferimento alla vinificazione delle uve. Il Moscato Bianco, solitamente dolce, in questo caso viene vinificato secco, seguendo la antica tecnica del "filtrato dolce" che con il passare dei mesi estivi, il vino diventa secco. 

<label>Suolo:</label>Calcareo-sabbioso
<label>Età media del vigneto:</label>nd
<label>Estensione del vigneto:</label>nd
<label>Tipo d'impianto:</label>Guyot corto
<label>Densità d'impianto:</label>nd
<label>Produzione media per ha:</label>nd
<label>Epoca della vendemmia:</label>nd
<label>Vinificazione e affinamento:</label>Crio-macerazione per circa 24 ore e fermentazione in acciaio. Affinamento in acciaio per 9 mesi.
<label>Solforosa totale:</label>9 mg/l

tipologia

vinificazione

associazioni

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